Come progettare una fantastica cucina open space!

Guido Musante Guido Musante
RISTRUTTURAZIONE DI UN APPARTAMENTO CON CUCINA A VISTA, Laura Lucente Architetto Laura Lucente Architetto Cocinas modernas
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La cucina open space, ovvero con gli spazi aperti sulla zona soggiorno è una tipologia di spazio domestico sempre maggiormente presente nelle nostre case. I tagli ridotti degli alloggi e la tendenza ad avere zone giorno più ampie e ariose sono fra gli elementi che maggiormente hanno contribuito alla crescita di questo tipo di spazio, saldamente legata a un'idea moderna e funzionale di casa

La cucina open space è in genere più compressa e contenuta nelle dimensioni, e collocata in spazi che devono essere pensati al centimetro. La sua realizzazione comporta perciò un “di più” d'attenzione legata alla precisione del progetto e dell'esecuzione, ai mobili e ai materiali scelti, ma anche ai colori e alle finiture adottati, che anche nello stile devono convivere con altre parti della casa. Nello stile infatti la cucina a vista deve dialogare strettamente con il soggiorno e molto spesso deve essere pensata per poter assolvere a due funzioni: essere il più possibile funzionale in fase di utilizzo e viceversa “scomparire” alla vista quando non viene usata, armonizzandosi al massimo con il proprio intorno. 

In linea nella maggior parte dei casi, oppure a “L”, le cucine open space ci permettono di organizzare lo spazio con grande dinamicità, fondendo le proprie funzioni con quelle della zona giorno (il tavolo per esempio può essere di servizio alla cucina e insieme da pranzo ma anche fungere da scrivania occasionale). Scopriamo dunque, per punti quali possono essere le strategie per progettare al meglio la nostra cucina open space.

1. Organizzare lo spazio

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L'organizzazione degli spazi è fondamentale in qualsiasi cucina: a maggior ragione in una cucina open space, dove la quantità di spazio risulta ridotta o comunque va condivisa con un altro ambiente della casa. Oltre alle classiche disposizioni in linea o a “L”, un'interessante soluzione distributiva può essere quella di aggiungere un elemento a penisola/isola come spazio aggiunto di supporto e di filtro con lo spazio del soggiorno. 

La cucina illustrata nell'immagine, progettata dai londinesi Cato Creative, aggiunge all'uso di un'isola una collocazione molto razionale dei forni, posizionati in alto e del piano cottura, posto in corrispondenza del piano dell'isola. Quest'ultimo si costituisce dunque come essenziale piano di lavoro, ma nello stesso tempo può fungere da base per la sosta e la convivialità.

2. ​Decidere la combinazione dei colori

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Il progetto cromatico della cucina open space è fondamentale. In linea di massima esistono due diverse possibili scuole di pensiero. La prima è legata alla scelta di far “scomparire” il più possibile la cucina, rendendola cromaticamente omogenea con lo spazio circostante. In tal caso nella maggior parte dei casi si opterà per una cucina delle tonalità neutre: il grigio o più comunemente il bianco. 

Radicalmente opposta la soluzione che vuole la cucina aperta il più possibile evidenziata rispetto all'ambiente. Le scelte cromatiche allora si concentreranno più facilmente su colori accesi, capaci di caratterizzare fortemente anche lo spazio dell'annesso soggiorno.

​3. Scegliere il pavimento giusto

La scelta del pavimento va di pari passo alla filosofia messa in campo per le combinazioni cromatiche delle superfici. Anche in questo caso esistono due opposte opzioni. La prima prevede la completa integrazione dello spazio cucina nel soggiorno e quindi la realizzazione di un'unica tipologia di pavimento per entrambi gli spazi. In linea di massima si tratta di gran lunga dell'impostazione maggiormente seguita e preferibile. 

Opposta l'idea che vuole la cucina a vista distinta fortemente dallo spazio del soggiorno. In tal caso lo stacco potrà anche essere sottolineato attraverso la scelta di pavimentazioni differenti. Nell'immagine: cucina a vista con massetto radiante con superficie in resina BioMalta in tonalità RAL 7010 Grigio Tenda.

4. ​Progettare la giusta illuminazione

La scelta dell'illuminazione nelle cucine a vista risulta del tutto particolare. Le cucine infatti hanno la necessità di poter disporre di una illuminazione dedicata, però il loro progetto illuminotecnico deve essere in grado di fondersi armonicamente con quello dell'intero spazio del soggiorno. 

Una soluzione particolarmente consigliabile in questo caso è quella di ricorrere a un'illuminazione a faretti, che permettono di poter disporre di fasci di luce puntuali dedicati, e nello stesso tempo può essere armonizzata con il soggiorno attraverso la disposizione di altri punti luce a faretto a soffitto oppure a parete.

6. Pensare a​gli spazi di stoccaggio

Riporre gli oggetti e le stoviglie, in modo rapido e razionale evitando confusione e permettendo a ogni cosa di essere sempre al posto giusto e a portata di mano. Chi non lo sogna continuamente, per la propria casa? Nelle cucine a vista paradossalmente la scarsità di spazio ci semplifica la vita , obbligandoci a razionalizzare la quantità e la qualità degli accessori di cui ci dotiamo e soprattutto a ottimizzarne la collocazione. 

Esistono molte soluzioni a disposizione per aiutarci a raggiungere i nostri scopo desiderati. Fra le più interessanti certamente si segnalano quelle che riguardano la suddivisione e lo storage dei cassetti. I divisori interni possono essere fissi o mobili e molto spesso è possibile ottenerli su misura, insieme alla cucina stessa.

5. ​Tenere solo il necessario

Ed ecco un ovvio ma non meno fondamentale consiglio: ridurre tutto al necessario. Se per il grande architetto Ludwig Mies Van Der Rohe valeva l'assunto “less is more” non meno si può dire oggi quando pensiamo allo spazio della nostra cucina a vista: vera e propria macchina spaziale dove tutto deve occupare solo lo spazio necessario.

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