6 utili consigli per una cucina degna di Master Chef!

Guido Musante Guido Musante
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L'arte del cucinare sta davvero negli ultimi anni mettendosi alla pari delle tradizionali arti liberali, trasformandosi in un nobile strumento espressivo e di forte comunicazione. Innumerevoli sono i talent-show televisivi che hanno lanciato nell'olimpo della notorietà talentuosi chef stellati, ormai assunti al rango di vere star, al pari di cantanti, pittori o stilisti. Questa nuova tendenza sociale e culturale ha poi conosciuto un formidabile rimbalzo comunicativo nell'evento del recente Expo di Milano, da poco concluso, che ha svelato al Mondo tutte le componenti sociali e antropologiche del cibo su scala globale.

In ragione di questo nuovo sguardo diffuso sull'arte del cucinare anche le nostre cucine possono essere guardate con occhi diversi: non più luoghi di mera preparazione standardizzata di cibi scontati e banali ma territori per una nuova sperimentazione e realizzazione del proprio talento culinario. Il problema è che molto spesso le nostre cucine si presentano impreparate per affrontare una sfida inedita e sofisticata come quella della preparazione di piatti complessi. Soffocate da innumerevoli utensili inutili, disorganizzate nella distribuzione dello spazio e dei flussi, le cucine sono spesso luoghi in cui risulta difficile immaginare di poter realizzare pietanza articolate, magari per più persone.

Ecco allora, accompagnati da altrettante eloquenti immagini illustrative, sei rapidi consigli per trasformare la nostra cucina e renderla più cooking-friendly, pronta per le esigenze del cuoco più difficile. In pochi passi scopriremo come sarà possibile rendere più accogliente e razionale uno spazio in molti casi caotico e congestionato, calibrandolo su misura per le nostre necessità. Naturalmente, con un tocco di stile.

1. ​Sbarazzarsi delle cose inutili

La cucina è un luogo caldo e accogliente, e forse anche per questo tende spesso ad essere la stanza della casa nella quale accumuliamo in assoluto il più alto numero di cose inutili. Porre al centro del progetto della cucina la sua naturale vocazione di luogo dedicato alla preparazione dei cibi significa prima di tutto operare, quasi platonicamente, un'operazione “a levare” degli attrezzi, degli utensili e anche dei mobili non strettamente necessari alle operazioni di cottura, oltre naturalmente a quelle complementari di lavaggio e conservazione dei cibi. Similmente a una sala operatoria, la cucina cooking-friendly dovrà contenere sole lo stretto necessario, e offrire tutto alla portata di mano degli utenti.

2. Liberare il bancone

Il bancone è il luogo centrale della cucina, lo spazio di lavoro nel quale la preparazione di cibi prende corpo e sostanza. Fondamentale dunque, per una migliore preparazione dei piatti, poter disporre di superfici ampie, il più possibile ordinate e pulite. Quando il progetto di arredo lo consentirà sarà consigliabile fare ricorso a banconi dotati di superfici supplementari poste al di sotto del piano di lavoro principale, da utilizzare come supporti ulteriori durante le diverse fasi di lavorazione.

Nell'immagine: l'asettico bancone di una cucina in acciaio inox proposta da Bettini design.

3. Riorganizzare scaffali e armadi

Chi ha detto che una cucina efficiente è veicolata solo dagli spazi a vista e dal piano cottura? Il successo per una vera cucina da cuochi, all'altezza dei veri ambienti professionali, passa anche per un'efficiente sistemazione degli spazi di stoccaggio e conservazione del cibo e degli utensili da lavoro. Dividere i vari ambienti ospitati dagli scaffali e dagli armadi in maniera razionale e calibrata è un'operazione complessa ma fondamentale per rendere la cucina una vera macchina per la preparazione dei cibi.

Se condotta in maniera razionale e creativa, la riorganizzazione degli scaffali e dagli armadi potrà inoltre farci guadagnare prezioso spazio utile all'interno della stanza.

​4. Portare più luce naturale o artificiale

La cucina deve essere un luogo accogliente e caldo, domestico. A tale scopo in molti casi sarà indicato dotarsi di luci diffuse e calde, che esaltino le qualità dei colori e dei materiali ed enfatizzino al massimo l'atmosfera avvolgente del luogo. Nel progetto illuminotecnico di una cucina cooking-friendly occorrerà tuttavia anche tener ben presente la necessità di illuminare adeguatamente gli spazi dedicato alla preparazione e alla cottura dei cibi. A tale scopo potrà essere consigliabile ricorrere ad appositi faretti-spot dedicati, magari dotati delle nuove fonti a LED a basso consumo, con luce bianca a intensità calda.

5. Trovare un posto per le ricette e i libri

La cucina è anche un luogo di ricerca sofisticata, un ambiente di sperimentazione nel quale, per preparare i piatti più complessi, si potrà all'occorrenza confrontarsi con libri di ricette e manuali per cuochi esperti. Sarà bene prevedere, nel progetto della nostra cucina cooking-friendly, uno spazio apposito destinato alla conservazione della nostra piccola biblioteca dedicata. All'occorrenza potrà anche essere predisposta, per esempio, una parte di un elemento di separazione tra la cucina e il soggiorno.

6. Avere tutto a portata di mano

La cucina è un luogo di accoglienza ma è prima di tutto un ambiente di lavoro: è il principale ambiente di lavoro della casa. Nella sua progettazione occorrerà dunque calibrarne lo spazio a tale scopo, applicando i più attenti principi della scienza che studia l'interazione tra l'uomo e la tecnologia: l'ergonomia. In una cucina pensata in questo modo tutti gli utensili e gli elementi di cui ci troveremmo ad avere bisogno dovranno risultare immediatamente a portata di mano, ed essere riponibili senza eccessivo sforzo o perdita di tempo.

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