Scoprite qual è il legno migliore per il pavimento del vostro terrazzo!

Alberti Laura Anna Maria Alberti Laura Anna Maria
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Se amate l'aspetto e il calore del legno, e dovete pavimentare il vostro terrazzo, questo è l'articolo che fa per voi. Troverete di seguito semplici suggerimenti per mantenerlo e per proteggerlo, ma anche consigli per scegliere la tipologia di legno che più fa per voi. Che amiate i legni esotici o il legno solitamente utilizzato per l'interno delle abitazioni, che vi piaccia l'effetto vissuto che le intemperie per sua natura producono o che vogliate un parquet sempre lucido e perfetto, potrete scoprire qualche trucco e qualche tipologia di legno di cui magari, prima di leggere questo articolo, non eravate a conoscenza.

Se volete approfondire l'utilizzo del legno in esterno, non solo per il pavimento, leggete l'articolo Gli infiniti utilizzi del legno per esterni

Le caratteristiche principali

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La caratteristica fondamentale che un legno per il terrazzo – quindi un legno per esterni – deve avere, è la capacità di mantenere inalterate le sue proprietà e il suo aspetto, resistendo agli agenti atmosferici. Bisognerà prima di tutto scegliere se puntare su un legno che non richiede manutenzione – come il teak, l'iroko, il larice,  il rovere, la sequoia – e che, senza particolari accorgimenti, mantiene nel tempo il suo colore naturale (purché vi piaccia l'effetto argentato causato dagli agenti atmosferici, altrimenti un po' di manutenzione è necessaria); oppure, si può scegliere un legno più delicato che, seppur utilizzabile per pavimentare un terrazzo, richiede un trattamento con ingrassanti ogni cinque anni, per non perdere il suo colore. In ogni caso, il legno perfetto per il pavimento del vostro terrazzo dovrà avere uno spessore notevole (non inferiore ai 20 mm), bordi arrotondati e superficie zigrinata, per una migliore aderenza delle suole anche col bagnato.

Le tipologie più diffuse

Sebbene il legno si presti, pur con dovuti accorgimenti, ad essere impiegato anche in esterno, una delle scelte predilette quando si tratta di pavimentare il terrazzo è quella di ricorrere al finto al legno. Ci sono brand, e tipologie, che il legno lo imitano alla perfezione. Emilceramica Group, ad esempio, propone Millelegni, una collezione che rende omaggio a sette legni raccolti in altrettante regioni, diverse per clima e per posizione geografica. Sul fronte del legno naturale, invece, le tipologie più diffuse per il pavimento del terrazzo sono rovere, teak ed iroko. 

I legni domestici

Per il pavimento del terrazzo è possibile scegliere un legno domestico, uno di quei legni generalmente scelti per il parquet della propria abitazione: larice, rovere, olivo, abete, castagno, cipresso. É persino possibile creare una sorta di continuità tra interno ed esterno, come fatto da Margstudio in questa abitazione dai tratti minimalisti. All'interno, parquet con doghe grandi in rovere chiaro; all'esterno, doghe di legno montate su profili in alluminio con sistema “a secco”. Il vantaggio di utilizzare i legno domestici è quello di una grande uniformità, quasi ad annullare la distanza tra il dentro e il fuori. 

I legni esotici

Per il pavimento di terrazzi e balconi, molto utilizzati sono anche i legni esotici. Per i legni esotici ha optato PDV Studio di Progettazione, che ha pavimentato il terrazzo di un attico a Monte di Procida con listoni di teak. Oltre al teak – originario delle foreste monsoniche del Myanmar, e impiegato molto nel settore nautico –  ottimi legni esotici per l'esterno sono l'Iroko, di provenienza africana e molto adatto per i parquet, e l'Ipè, molto utilizzato nel mondo del decking. Più raro ma dalla straordinaria resa estetica è il Massaranduba, capace di mantenere nel tempo le proprie caratteristiche di stabilità, durevolezza e resistenza all'intenso calpestio.

Listoni o piastrelle?

Quando si sceglie il legno per il pavimento del proprio terrazzo, bisogna scegliere anche il suo formato: listoni o piastrelle? I listoni hanno una lunghezza generalmente compresa tra 1.20 e 2.90 cm,  e sono particolarmente indicati quando il terrazzo, oltre che pavimentato, va anche rivestito (come in questa realizzazione dello studio di architettura Battistelli Roccheggiani, dove i listoni in legno sono stati impiegati per il pavimento del terrazzo e per il rivestimento della doccia). Perfetti per coprire ampie superfici, sono poi trattati con una finitura graffiata antiscivolo. In alternativa, si possono scegliere le piastrelle di legno, quadrotti formati da una serie di liste separate tra loro da una fessura di circa 1 cm, e semplicemente appoggiati al suolo. É una soluzione, questa, più economica rispetto ai listoni.

Come preservarlo

Scegliere il legno per il pavimento del proprio terrazzo, significa anche prendersene cura una volta installato, proteggerlo dalle intemperie e dall'umidità. Per farlo bisogna trattarlo con un protettivo che impedisca al legno (o meglio, a quelle tipologie di legno che prevedono una certa manutenzione) di perdere lucentezza. Se il legno presenta ancora un colore uniforme ma la sua superficie è degradata, è bene con la grana abrasiva eliminare la vecchia vernice, per poi pulirla con l'acqua ragia e applicarvi l'impregnante, che regali al legno la lucentezza desiderata. Se si preferisce un effetto cerato/satinato, invece, bisogna scegliere un impregnate diverso e studiato ad hoc. Oppure, si può optare per un legno che per le sue stesse caratteristiche e proprietà non richiede manutenzione neppure in esterno, purché si ami l'effetto vissuto. 

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