L'architettura dei palazzi ad uso commerciale

Costanza Antoniella Costanza Antoniella
Neolith: Carácter Geométrico, Edificio Salata, NEOLITH by TheSize NEOLITH by TheSize
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Molto spesso ci ritroviamo a camminare per le city delle nostre città contemplando la maestosità dei palazzi di nuova generazione che contrastano a pieno le case dei centri storici. Il vecchio e il nuovo, l'antico e il moderno. Palazzi del settecento mischiati a grattacieli fatti di specchi e ferro. Differenze percepibili principalmente se guardate dall'alto, ma che vengono nascoste se camminiamo in giro per le vie delle nostre città. L'Italia è un paese che vanta una storia di migliaia di anni e così eccoci di fronte al Colosseo a pensare a come gli antichi romani si divertivano vedendo i loro simili combattendo con animali feroci o tra di loro, per poi ammirare il Ponte Vecchio a Firenze contemplandone la bellezza, poi ci sono Venezia, Napoli, Bologna che nei loro centri storici raccontano di vite passate, di abiti smessi, di gente che ormai non c'è più. Poi c'è l'evoluzione, quella umana e quella del mondo, quella degli oggetti che si adattano all'uomo che cresce, si sviluppa, che ha bisogno di spostarsi e di facilitarsi l'esistenza. Così dal normale telefonino si è passati allo smartphone e dagli anonimi palazzi degli anni cinquanta si è iniziato a guardare ad un'architettura più futuristica, grazie a coloro che hanno fatto la differenza, perché come è vero che esiste un solo Renzo Piano e un unico Walter Gropius è altrettanto vero che le influenze sono un'arma potentissima, in grado di indirizzare la creatività di coloro che sono nel settore. L'ispirazione è cosa di ogni artista, perché sì, anche gli architetti sono artisti a modo loro e se un cantante ammette di seguire un gruppo piuttosto che un altro, anche gli architetti vi confesseranno che sono più legati ad uno stile anziché ad un altro.

Oggi vi vogliamo quindi portare ad osservare l'architettura di cinque edifici ad uso commerciale che hanno particolarmente colpito la nostra attenzione. Una scelta basata sulla modernità delle strutture e sulla loro imponenza. Un nuovo modo di vedere il luogo di lavoro, non più come un semplice ’ufficio’, ma come un'opera d'arte contemporanea.

L'orto botanico

Lo studio VS Associati nasce dalla collaborazione degli architetti Fabrizio Volpato e Giorgio Strappazzon. Il progetto di cui vogliamo parlarvi è quello dell'orto botanico di Padova. Per rappresentare la grande biodiversità delle specie vegetali la struttura si pone come una grande vetrina, volta ad illustrare una sezione di globo ideale partendo dall'equatore fino ad arrivare ai poli.  In questo lavoro, un ruolo fondamentale viene dato alle emozioni: vediamo quindi come la grande vetrata della biodiversità venga nascosta da una fitta vegetazione che si rarefa sulla collina che mostra al visitatore il complesso monumentale di Santa Giustina. L'acqua ha anche un ruolo molto importante: il padiglione del visitor center disponde di una terrazza a sbalzo sul canale Alicorno, una delle antiche vie d’acqua di Padova, mentre l'orto antico viene diviso dalla parte nuova tramite una lama d'acqua caratterizzata dalla presenza di cascate e laghetti separatori.

Lo studio re.publique di Firenze, ha curato il progetto de La Forgiatura di Giuseppe Tortato. Questo edificio troverà il suo spazio a Milano. L'obiettivo dello studio è quello di fornire servizi di consulenza a tutto tondo oltre che in materia di comunicazione, promozione e relazioni col pubblico. Lo studio fiorentino gestisce progetti su misura coordinando ogni lavoro con grande precisione durante tutte le sue fasi, partendo da quella concettuale fino a quella operativa. 

Specchi sensuali

Lo Studio Marzorati, di Sesto San Giovanni (Milano) è dietro al lavoro della Torre Sospesa, edificio simbolo del paese lombardo. Realizzata alla fine degli anni Ottanta, questa costruzione è un segnale urbano che vuole definire il volto “postindustriale” di Sesto San Giovanni. L'edificio è in vetro e ha la forma di un prisma: riflette il cielo, cercando di perdere la gravità che lo tiene legata alla terra. A sostenerlo vi è una struttura esterna che pare una gigantesca luminaria. Il complesso viene completato da una torre più bassa a pianta circolare, che cerca di stabilire un confronto tra due forme geometriche semplici, ma importanti.

Proteggere la piazza

Lo studio di architettura OB|A, della provincia di Torino, ha curato questo progetto che ha previsto la realizzazione di cinque fabbricati disposti in modo da formare una simbolica cortina protettiva attorno ad una piazza perdonale. Tre dei cinque stabili si trovano ad un livello fuori da terra e sono stati destinati a superficie commerciale e gastronomica. I rimanenti due si presentano su tre livelli: il primo piano destinato a spazio commerciale, il secondo e il terzo a ufficio.

Asimmetria e creatività

Arrivare davanti all'ufficio e contemplare il palazzo dove, durante la settimana, spendiamo la maggior parte del nostro tempo. Forse andare a lavorare in un edificio dall'architettura così particolare, può rendere le giornate lavorative un po' meno impegnative. Un grattacielo che si staglia verso il cielo in un contesto moderno. Una struttura fatta di trasparenze e spazi pieni con qualche punta di colore nei pochi balconcini presenti. Alla base presenta una struttura specchiata più chiara e in completa asimmetria con la parte alta. Il bianco e l'azzurro si alternano come in una danza, dove il rosso fa capolino per spezzare la lotta tra le due cromie, rendendo l'architettura di questo edificio un capolavoro di arte moderna.

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